Antica fiaba africana

Nel mio diario è inclusa una breve fiaba di origine africana che rappresenta molto bene il nostro lavoro come volontari della Protezione Civile.

Come il protagonista della fiaba, anche noi facciamo la nostra parte, per quanto insignificante possa sembrare.

Questa è la fiaba completa…

Un giorno, nella foresta, scoppiò un grande incendio. Tutti gli animali, di fronte all’avanzare delle fiamme, scappavano terrorizzati, mentre il fuoco distruggeva ogni cosa.

Leoni, zebre, elefanti, rinoceronti, gazzelle e molti altri animali cercavano rifugio nelle acque del grande fiume, ma ormai l’incendio stava arrivando anche lì.

Mentre tutti discutevano animatamente sul da farsi, un piccolissimo colibrì si tuffò nelle acque del fiume e dopo aver preso nel becco una goccia d’acqua, la lasciò cadere sopra la foresta invasa dal fumo. Il fuoco non se ne accorse neppure e proseguì la sua corsa sospinto dal vento.

Il colibrì però non si perse d’animo e continuò a tuffarsi per raccogliere ogni volta una piccola goccia d’acqua che lasciava cadere sulle fiamme.

Ad un certo punto il leone gli chiese: “Cosa stai facendo?”

L’uccellino gli rispose: “Cerco di spegnere l’incendio!”

Il leone si mise a ridere: “Tu così piccolo pretendi di fermare le fiamme?” e insieme a tutti gli altri animali cominciò a prenderlo in giro.

L’uccellino, incurante delle risate e delle critiche rispose: “Faccio la mia parte” e si gettò nuovamente nel fiume per raccogliere un’altra goccia d’acqua.

A quella vista un elefantino, che fino a quel momento era rimasto al riparo tra le zampe della madre, immerse la sua proboscide nel fiume. Dopo aver aspirato quanta più acqua possibile, la spruzzò su un cespuglio che stava per essere divorato dal fuoco.

Anche un giovane pellicano si riempì il grande becco d’acqua e preso il volo la lasciò cadere come una cascata su di un albero minacciato dalle fiamme.

Contagiati da quegli esempi, tutti i cuccioli d’animale si prodigarono insieme per spegnere l’incendio che ormai aveva raggiunto le rive del fiume. Dimenticando vecchi rancori e divisioni millenarie, il cucciolo del leone e dell’antilope, quello della scimmia e del leopardo, quello dell’aquila dal collo bianco e della lepre lottarono fianco a fianco per fermare la corsa del fuoco.

Vedendo ciò gli adulti smisero di deriderli e pieni di vergogna cominciarono ad aiutarli.

Quando le ombre della sera calarono sulla savana, l’incendio poté dirsi ormai domato.

Il leone chiamò il piccolo colibrì e gli disse: “Oggi abbiamo imparato che la cosa più importante non è essere grandi e forti, ma pieni di coraggio e di generosità. Oggi tu ci hai insegnato che anche una goccia d’acqua può essere importante e che insieme si può spegnere un grande incendio.”